Il passaggio generazionale è uno dei momenti più delicati che un imprenditore può affrontare nella sua vita lavorativa e implica una miriade di aspetti che vanno da quello organizzativo a quello familiare, da quello fiscale a quello legale, da quello aziendale a quello personale. L’aspetto più complesso di tutti è quello sentimentale. Si proprio quello sentimentale ed affettivo genera maggiori problemi quando ci si approccia al passaggio. Intanto entra in gioco un sentimento di protezione nei confronti di quella che spesso viene considerata una propria creatura. E non da meno c’è poi l’aspetto famigliare cercando una continuità tra i propri eredi, alle volte, senza tener conto delle reali attitudini, capacità e ambizioni di coloro che devono dare continuità aziendale.

Questo è un aspetto centrale perché l’imprenditore deve essere aiutato a comprendere che i rapporti di famiglia devono rimanere separati da quelli lavorativi. Con questo non intendo assolutamente dire che un proprio figlio, nipote, moglie o affine non possa lavorare nell’azienda di famiglia, ma bisogna trovare la giusta collocazione tenendo conto di quello che è la sopravvivenza dell’azienda quando lui lascerà la gestione. Questo è veramente difficile da interiorizzare ed è il motivo per cui solo il 33% delle aziende sopravvivono alla 2/3 generazione.

Succede quindi sempre più spesso che questa fase venga posticipata il più possibile rimandando la questione quasi sperando che il tempo non passi e che quel giorno non arrivi. Ecco questo approccio può costituire un problema.

Pianificare per tempo quello che sarà un processo lungo ed articolato è un grande vantaggio e permette all’imprenditore di programmare in modo efficiente il futuro della propria azienda.

I dati ci dicono che solo il 18% delle successioni avviene per testamento e solo il 2%  degli imprenditori ogni anno gestisce in maniera concreta il passaggio generazionale.

Il primo passo concreto da fare è decidere di voler affrontare l’argomento, confrontandosi con dei professionisti che sappiano comprendere l’imprenditore, partendo dall’aspetto emotivo, e chiarendo insieme a lui quali sono i suoi desideri e quanto sono compatibili con tutti gli ambiti affrontati all’inizio.

Quindi se oggi cominci a sentire l’esigenza di dover affrontare l’argomento perché tanto prima o poi quel momento arriverà, comincia con il volerlo per il bene della tua azienda, quella creatura che tu hai costruito.

Oggi hai tutto il tempo necessario per poter organizzare tutto nei minimi dettagli, ma ricorda il tempo non è infinito.